La fondazione della chiesa di San Sabino risale al XIII secolo, è citata per la prima volta in un documento del 1244. Nella prima metà del XVI secolo essa viene poi riedificata.
Successivamente la chiesa è stata ampliata a partire dal 1609, in contemporanea alla costruzione del castello di Seregnano, su approvazione del principe vescovo di Trento Carlo Gaudenzio Madruzzo.
Nel 1670 viene solennemente consacrata e iniziano i lavori per le decorazioni interne. Ottiene dignità curiaziale nel 1817 e la concessione del fonte battesimale nel 1837.
Nella prima metà del XIX secolo la chiesa è stata restaurata ed è stato eretto il campanile.
La pianta della chiesa è rettangolare, con abside poligonale. La facciata, rialzata rispetto al resto dell’edificio, presenta un portale architravato con frontone triangolare. L’edificio è costruito in pietra intonacata.
All’interno presenta un’unica navata illuminata da finestre ogivali sul lato destro, un arco a tutto sesto divide la navata dal presbiterio che è rialzato da tre gradini. Il pavimento è costruito in lastre di pietra calcarea bianche e rosse. Il presbiterio e la volta dell’abside sono decorati da stucchi e dipinti.
Il campanile a pianta quadrata presenta due bifore su ogni lato e un tamburo ottagonale, la copertura è a cipolla in lamina metallica.